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In questi ultimi anni in cui si parla di risparmio energetico e fonti rinnovabili forse non tutti sanno che lo STRETTO DI MESSINA come dichiarato dall' ENEA è un ottimo convertitore di energia a basso impatto ambientale: l'energia sviluppata dalle sue forti correnti di marea può essere trasformata in energia elettrica.
In realtà questo già avviene dal 2001 quando grazie al progetto ENERMAR finanziato dalla REGIONE SICILIANA la società "Ponte di Archimede Spa" (proprietaria del brevetto internazionale) con la collaborazione del Dipartimento di Progettazione Aeronautica (DPA) dell'Università "FEDERICO II" di Napoli installò la turbina KOBOLD I adiacente l'abitato di Ganzirri che, sfruttando le correnti marine sviluppa energia elettrica (trattasi del la prima installazione del genere a livello mondiale).
La KOBOLD I installata su una unità galleggiante di forma rotonda con diametro di 6 metri ed ancorata al fondale tramite 4 linee d'ormeggio è costituita da una Turbina Idraulica ad asse verticale con 3 pale dritte e parzialmente libere di oscillare collegate all'asse della turbina.
Le pale girando a favore delle varie correnti dello Stretto (Scendente o Montante in base alle fasi) ad una velocità che varia fra 2-3 m/s trasferiscono il movimento all'asse centrale della turbina che genera così energia elettrica.
In una prima fase di sperimentazione la turbina riusciva ad alimentare dei faretti collocati sulla sua piattaforma e successivamente anche un locale adiacente alla costa.
L'impianto con potenza nominale di 80 Kw a 3 m/s produce attualmente energia per 25 Kw che viene distribuita in modo permanete alla rete elettrica italiana.
Sulla sua superficie l'istituto IAMC del CNR in collaborazione con la fondazione HORCYNUS ORCA ha installato un laboratorio di ricerca che valuta l'efficienza dell'impianto anche sotto l'aspetto ambientale.
Visti gli ottimi risultati ottenuti nello STRETTO di MESSINA la "Ponte di Archimede Spa" ha progettato grazie ad un finanziamento ottenuto dall'UNIDO (United Nations Industrial Developement Organization) un secondo impianto per l'isola indonesiana di Lombok : la KOBOLD II che, con l'energia ricavata dalle maree del posto è capace di dare energia elettrica ad un piccolo villaggio dell'isola.
Anche questo credo dovrebbe inorgoglire gli abitanti dello Stretto che offre oltre alle sue bellezze naturali e paesaggistiche, energie che guardano al futuro e migliorando la qualità di vita del posto. (Antonio d'Angelo)
Il "KOBOLD" a secco nel porto di Messina
Fonte Web
Particolare del "KOBOLD" in acqua
fonte immagine UNIVERSITA' FEDERICO II - NAPOLI
Particolare delle pale "KOBOLD"
Fonte Immagine UNIVERSITA' FEDERICO II - NAPOLI
Ecco come si presenta in una recente foto Il "KOBOLD"